La farò breve perché il tema è oltremodo difficile.
Per voler schematizzare: c’è chi ambisce alla serenità, chi alla felicità (anche se quest’ultima ha mille aspetti). Io sono decisamente della scuola di pensiero che ama i guizzi di felicità, quelli che possono arrivare all’improvviso e ti tolgono il fiato, sia pure per pochi secondi, minuti o giorni.
Tre esempi che riguardano la sottoscritta: 1) la presentazione di un mio libro (vedi copertina) o leggere la mia firma sotto un articolo: 2) stringere Holly mentre un raggio di sole compare all’improvviso; 3) fare il morto in mare, guardando il cielo sopra di me.



Ovviamente ci sono altri momenti che mi fanno felice, ma sono cose mie…
Forse vorrei ambire alla serenità e basta, ma… non mi basta. Né mi basterà mai, a qualsiasi età, lo so.
“Quando avevo cinque anni, mia madre mi ripeteva sempre che la felicità è la chiave della vita. Quando andai a scuola mi domandarono come volessi essere da grande. Io scrissi: felice. Mi dissero che non avevo capito il compito, e io dissi loro che non avevano capito la vita.” John Lennon
Minnie Luongo