Di Bruno Belletti – autore

Soltanto una mezza parete,
là in fondo alla valle,
invasa da edere e insetti.
Muretti a secco,
proni alla furia
d’immani tempeste.
Un giorno
magione,
povera e afflitta,
raccolta di stenti,
di braccia consunte
da pene estenuanti.
Ora abitata
dal vento
aleggiante
di morte stagioni.
Una bambola monca
fra siepi incolte
ridesta visioni
di giochi perduti.
Il tempo avvelena
mortali sembianze
ma sale
da rose selvagge
fragranza
di vita nascente.
La nonna intenta
a una cena frugale,
bambini festanti
e la giovane mamma
che sprona al dovere
dei compiti a casa.
Il padre è sui campi,
a travagliare
per poche sostanze.
Rivedo frammenti
di infanzia perduta
e rimasta,
rammento
quei gesti scolpiti,
mordaci più
di tante parole,
e ora il silenzio
sovrasta
i giorni e le notti
che forse io vissi.