
Informazione promozionale – A cura della Redazione
Mai come in questi ultimi anni l’età anagrafica è solo un numero. Anzi, oggi che secondo gli ultimi dati ISTAT (gennaio 2021), il 46% della popolazione italiana ha superato i 50 anni di età, i diretti interessati la ritengono una “golden age”. Solo così si spiega come mai sono costantemente in crescita gli individui over 50 che hanno cominciato a guardare a se stessi con una nuova consapevolezza – attribuendo la giusta importanza alle esperienze e ai traguardi raggiunti – e a riconoscere l’avanzare dell’età come un continuo punto di partenza, come il principio di una ritrovata libertà che si rinnova e cresce col passare degli anni.
Tuttavia, è vero anche che, a partire dai 50 anni circa, il corpo comincia a subire delle variazioni che gradualmente contribuiscono a compromettere il funzionamento ottimale del sistema immunitario mentre, al contempo, la microflora intestinale può alterarsi. Elemento da non trascurare assolutamente, considerato che ben il 70% delle difese immunitarie risiede proprio nell’intestino. I fattori che concorrono a questo indebolimento sono molteplici: vi sono fattori esterni, come la dieta, i cambiamenti a livello gastrointestinale e l’utilizzo di terapie croniche, che possono ridurre la capacità di assimilare alcuni micronutrienti importantissimi in questa età come la Vitamina B12; vi sono poi fattori interni, tra cui l’aumento dei fattori pro-infiammatori e dello stress ossidativo, i cambiamenti nelle cellule immunitarie e l’alterazione del microbiota intestinale.
A questo proposito, circa la stretta relazione fra intestino e sistema immunitario, spiega Lorenzo Morelli, microbiologo e professore presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: “Circa 30 anni fa si è scoperto che l’intestino non è un organo importante unicamente per la digestione, ma è anche coinvolto nei processi di difesa del nostro organismo. È stato elevato da “organo” a vero e proprio “ecosistema”, ossia una nicchia ecologica composta da diverse componenti: tessuti digestivi intestinali e più di 1000 specie batteriche che li abitano a formare il “microbiota intestinale”.
Inoltre, di recente è stata chiarita l’enorme quantità di cellule appartenenti al sistema immunitario presenti a livello intestinale: pertanto, è possibile affermare con certezza che l’intestino sia il punto del nostro organismo con il maggior numero di cellule deputate alla difesa dagli attacchi esterni. Ciò non deve sorprenderci e risulta anche logico: ogni giorno introduciamo con l’alimentazione molti corpi estranei, sostanze diverse dalle nostre cellule e l’intestino deve scegliere se difendersi o meno ed essere in grado di farlo. Con l’avanzare dell’età si assiste ad una diminuzione della diversità della popolazione microbica intestinale e non è un bene, perché l’ecosistema funziona al meglio quando preserva la sua complessità: diminuiscono i Bifidobatteri, microrganismi fra i principali regolatori del sistema immunitario intestinale, coloro che attivano le cellule di difesa, e contemporaneamente si assiste ad un aumento di Clostridi. Ne consegue che l’organismo non sia più pronto e scattante nell’innescare adeguati meccanismi di protezione, è più fragile ed esposto a malattie.
Un utile supporto arriva dal nuovo Supradyn Difese 50+ di Bayer, finalizzato ad una maggiore protezione del sistema immunitario negli over 50. Così da venire incontro non solo a quella metà degli italiani over 50 che- stando ad una ricerca Ipsos- già acquista integratori alimentari principalmente per supportare le proprie difese immunitarie, ma anche per convincere il restante 50% sulla necessità di ricorrere regolarmente a Supradyn Difese 50+.
Una domanda che ricorre spesso da parte di chi ha superato i 50 anni riguarda il ruolo della vitamina B12 per la salute in età matura. Risponde Barbara Moroni, Responsabile funzione Medica Bayer Consumer Health: “Con l’avanzare dell’età l’organismo va incontro a numerosi cambiamenti. In particolare, a livello gastrico si verifica una riduzione della produzione del fattore intrinseco e dell’acidità gastrica e ciò, assieme all’assunzione di determinati farmaci assunti in cronico, causa una riduzione della capacità di assimilare alcuni micronutrienti, in particolar modo la vitamina B12, importantissima in questa fase della vita. Si trova principalmente nei prodotti di origine animale ed è una molecola idrosolubile: significa che non riusciamo ad accumularla come riserva nel nostro organismo, motivo per cui perché l’ipovitaminosi di Vitamina B12 non è una condizione rara in questa fascia d’età e deve essere regolarmente assunta attraverso l’alimentazione o opportunamente integrata. È un micronutriente che esercita un’azione diretta a livello del midollo osseo per la produzione dei globuli rossi; inoltre, partecipa al metabolismo di molte molecole contribuendo alla produzione di energia. Può aiutarci ad avvertire meno la stanchezza, a ridurre lo stress e l’affaticamento, ad aumentare l’energia e la concentrazione e a migliorare le nostre funzioni cognitive, intervenendo anche nella produzione dei globuli bianchi, cellule fondamentali per la difesa del nostro organismo”.
Alla luce di questo, Supradyn Difese 50+ arriva sul mercato per rispondere a queste esigenze, con un alto dosaggio di Vitamina B12- parliamo di 500 µg che corrispondono al 20.000 % del Valore Nutritivo di Riferimento- contro stanchezza e affaticamento e a supporto del sistema immunitario. L’importanza di difendere bene il proprio organismo parte proprio da una corretta e mirata prevenzione.