
A Giovanni Balilla Magistri si deve anche la maggioranza delle copertine della collana “Le Silerchie” per la casa editrice Il Saggiatore di Alberto Mondadori. Indimenticabili le copertine di questo pittore, che molti appassionati conservano in casa ben catalogate.
“La biblioteca delle Silerchie” (nata nel 1958 e chiusa nel 1997) raccoglieva testi brevi, spesso di autori importanti (Mann, Kafka, Faullkner) oppure dedicati a specifici argomenti del mondo dell’arte. Le loro copertine- cartonate rigide con una realizzazione grafica innovativa per l’epoca- sono state per l’appunto illustrate per la massima parte da Giovanni Balilla Magistri (più altri artisti contemporanei) con motivi astratti.
Il significato del termine Silerchie fu svelato a più di un lettore curioso dallo stesso Alberto Mondadori: “Via delle Silerchie è una strada di campagna (che si stacca dalla Nazionale Camaiore- Lucca per poi diventare un sentiero tra i boschi” (e qui per l’appunto sorgeva la villa di campagna del patron Mondatori, ndr). Per quanto riguarda l’etimologia, sono sempre le parole dell’editore a spiegarcela: “Siler, con il diminutivo silercula, è un rametto di vetrice con cui si facevano bastoncelli magici usati per scacciare le malattie e gli spiriti maligni. La nostra vuol essere, pertanto, una collana che mette in fuga malanni e malefizi”.
Quale migliore occasione per la Fondazione Mondadori raccogliere in una mostra le opere e le memorabili copertine Silerchie di G. B. Magistri nell’anno che sta per iniziare? Il 2022 saranno 50 anni esatti dalla scomparsa del grande grafico, al quale- oltre la la strada già esistente – proprio questo 2021, alcuni mesi fa, il Comune di Milano ha voluto dedicare una lastra commemorativa posta sulla casa dove visse e produsse le opere migliori. Una mostra, più che meritata, offrirebbe l’opportunità di farlo conoscere anche alle generazioni più giovani, che non hanno potuto godere della sua arte e del suo genio!
Per saperne di più c’è il sito https://gbmagistri.org/