Generazione F                                  La mia letterina da Over a Gesù Bambino                     

Quelli che alla nostra età chiamiamo desideri o auspici rappresentano le richieste (molto dettagliate, peraltro) che da bambini scrivevamo nella letterina indirizzata a Gesù Bambino. Che cosa ci vieta di farlo anche oggi? Bene, questa sarebbe la mia e, disponendo oggi di quantità imbarazzante di foto, più che con le parole ci terrei a spiegare esattamente i miei desiderata con immagini.

Caro Gesù Bambino,

ciò che desidero è un qualcosa di apparentemente semplice, in realtà assai difficile da esaudire. Ma come diceva il buon Walt (Disney) “se puoi sognarlo puoi farlo”. E allora, con la sfrontatezza dei bambini, vengo ad esporti ciò che vorrei. Il mio desiderio è rivivere, tale e quale, la vigilia del Natale 2017. Chiara, la mia amica più cara e più affidabile nonostante sia anche la più giovane, sapendo che il giorno 25 sarei stata sola, decise di lasciare andare avanti la famiglia a Domodossola e di trascorrere il 24 con me. Con il suo enorme trolley (ma oltre alla piastra per capelli che cos’altro di tanto ingombrante riescono a infilarci le giovani donne?) da Rimini arrivò a casa mia e seguimmo un programma preciso, dove il cibo la faceva da padrone…

Prima ci fu un aperitivo a City Life, compresa una tratta sulla nuova linea viola del metro, cui seguì un altro aperitivo in zona Duomo, con le guglie della cattedrale a pochi metri.

Quindi di volata al cinema Odeon per “La Ruota delle meraviglie” , il film appena uscito di Woody Allen.

Durante la proiezione potevamo farci mancare enormi cartocci di nachos e salsa?

Non sia mai, nonostante a casa avessi imbandito un tavolo ricolmo di prelibatezze, che gustammo tutte, senza tralasciarne nessuna. Poi, sotto l’albero, aprimmo i regali (anche Holly ricevette il suo, naturalmente) e parlammo e ridemmo fino alle tre di notte.

Dopo sole quattro ore Chiara si alzò, afferrò il suo pesantissimo trolley per andare a prendere il treno e ricongiungersi ai familiari per il pranzo natalizio. Io? Guadagnai il letto, spensi il cellulare e mi addormentai felice in quello che fu-e per ora resterà- il più bel Natale della mia vita. In compagnia di un’amica vera e del mio cane.

Ecco, caro Gesù Bambino, c’è la possibilità di ripetere un giorno così, ma esattamente così? Grazie!  

                                                                                            Minnie Luongo

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