A Zurigo il mercatino di Natale coperto più grande d’Europa

Piacevoli scoperte, di tutti i tipi, passeggiando per l’importante città svizzera

Gli Erranti

Qui si può comprare il famoso Gluhwein , vino caldo speziato

Fermarsi a Zurigo per ammirare le vetrate di Marc Chagall nella chiesa di Fraumünster, arrivare davanti all’entrata e scoprire che, giustamente, non si può entrare perché proprio in quel momento si celebra la messa domenicale… E’ un vero peccato, ma la fortuna ci ha assistito: dal 25 novembre al 24 dicembre, durante l’Avvento, si tiene all’interno della stazione centrale di Zurigo il Christkindlimarkt, uno dei mercatini dell’Avvento coperti più grandi d’Europa, con le sue 140 bancarelle da cui arriva profumo di dolciumi e Gluhwein – vino caldo speziato – e il suo albero di Natale alto 10 metri e addobbato con migliaia di sfavillanti cristalli Swarovski. Ma ci sono mercatini per tutti i gusti, che offrono idee regalo, artigianato e addobbi natalizi di pregevole fattura: vale la pena di citare almeno il più antico, il Wienachtsdorf, un vero e proprio villaggio natalizio (questo significa il nome) che si trova a pochi passi dal lago, sulla Sechseläutenplatz di fronte al Teatro dell’Opera.

Zurigo però non è solo mercatini: tra le opere più significative, ricordiamo gli straordinari affreschi realizzati da Augusto Giacometti sul soffitto a volte che funge da ingresso del comando di polizia, ricavato dalle cantine di un antico orfanotrofio. Affrescata dal celebre pittore svizzero tra il 1923 e il 1925, la sala è stata ribattezzata dagli zurighesi Bluemlihalle (“sala dei fiorellini”) per via del tema floreale delle decorazioni.

Ma tutto il centro storico vale una visita, per le sue bellezze ma anche per le opportunità di shopping goloso: per gli amanti dei Gin particolari segnaliamo il Turicum, prodotto con ingredienti locali, come i fiori di tiglio del Lindenhof o i germogli di abete dei boschi zurighesi che gli conferiscono un aroma particolare. Questo liquore è molto apprezzato come souvenir, anche grazie alla caratteristica bottiglia. Ma Svizzera vuol dire anche cioccolata, e non possiamo andarcene senza aver visitato i maestri cioccolatieri, dal rivoluzionario Dieter Maier, specialista dell’estrazione a freddo, al classico Vollenweider.

E’ arrivata l’ora di ripartire verso casa ma ritorneremo: le vetrate del signor Marc meritano senz’altro una visita!

Intanto gli Erranti augurano a tutti i lettori buone feste e un felice anno a venire!

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