Come fare meditazione con gli amici pelosi? Ce lo spiega Cristina Serra in un interessante saggio
Di Paola Emilia Cicerone – giornalista scientifica

Cani e meditazione sembrano temi troppo lontani da loro per rientrare in un medesimo articolo. Eppure chi tra le mura domestiche pratica meditazione, o attività come yoga o Tai chi chuan, sa che se in casa ci sono animali spesso si mostrano interessati a queste attività, assistono, fanno compagnia. Insomma sono “presenti”: un termine interessante, considerato che una delle pratiche meditative più diffuse, la Mindfulness, si basa tra l’altro sull’essere presenti a ogni momento della nostra esistenza, ascoltando il nostro corpo, ma anche i pensieri e le emozioni, senza giudicarle e senza farcene travolgere. E questo è qualcosa che gli animali sanno fare molto bene. Come ci spiega Cristina Serra, giornalista, biologa e istruttore mindfulness informazione, in un curioso saggio/manuale intitolato MinDogness Meditare a sei zampe (Ultra 2021) https://www.amazon.it/Minddogness-Meditare-zampe-Cristina-Serra/dp/8892780913 . Un libro che parte dalla descrizione di somiglianze e differenze tra noi e i nostri amici animali, per arrivare a proporre veri e propri esercizi di pratica meditativa a due o, come scrive l’autrice, “a sei zampe”.

Troppo facile commentare che i cani non meditano: certo, non siedono a gambe incrociate, ma se meditare significa vivere nel momento presente si potrebbe dire che meditano quasi sempre. Cristina Serra lo spiega partendo dalle sue esperienze con Luna, la vivace terrier grigia che da una decina d’anni è sua compagna di vita, cui questo libro è dedicato: i cani percepiscono anche troppo bene le nostre emozioni, e stare vicini a un umano che medita può rasserenarli, e avere un vero e proprio effetto terapeutico su animali ansiosi o traumatizzati. Mentre per noi umani meditare vicino a un quattrozampe, e ancora dì più assumere un atteggiamento meditativo nelle nostre interazioni con lui, significa accoglierlo con il rispetto e l’empatia dovuti a un essere senziente, diverso eppure capace di interagire con noi, e di comprenderci grazie alla sua indole dì animale sociale e soprattutto ai millenni trascorsi al nostro fianco. I ricercatori, continua Serra, non sono ancora del tutto convinti del fatto che i cani siano capaci di provare empatia, ma le ricerche che lo confermano sono sempre più numerose e “chi possiede un amico con la coda” ne è già ampiamente convinto. Personalmente, la proposta che trovo più intrigante -tra i percorsi meditativi proposti da Cristina, corredati di tracce audio per sperimentarli in prima persona – è quella della passeggiata meditativa. Una pratica che fa parte della Mindfulness, e che per molti di noi, poco avvezzi a fermarsi in contemplazione, rappresenta un’opportunità per accedere più facilmente all’universo Mindfulness: camminare è semplice, ma quanti hanno camminato ascoltando la consistenza del terreno, il modo in cui appoggiamo il piede? “Se mi metto davvero in ascolto sento che ogni passo è diverso dal precedente”, suggerisce Serra, “uno è incerto, un altro accoglie lo schiocco di un rametto, la suola sente le asperità…”. Lasciamo a chi leggerà questo libro il piacere di scoprire la descrizione completa della passeggiata. E molto altro, dalla riflessione sulle basi biologiche delle nostre emozioni alle ricerche più aggiornate sull’efficacia della Mindfulness sempre tenendo conto, come ricorda l’autrice, che non si medita per liberarsi dallo stress, ma che meditare ci aiuta a farlo. Un capitolo dedicato alle origini del buddismo – la tradizione alla base della Mindfulness – e al percorso che questo propone per liberarsi dalla sofferenza (l’Ottuplice sentiero) ci mette in contatto con una saggezza antica radicata nella Gentilezza amorevole e nel rispetto per ogni forma vivente. Di cui troviamo un’eco nel respiro quieto della piccola Luna, e dei suoi simili che, come ricorda l’autrice può aiutare a sintonizzarci al ritmo della vita.
