Sono un’ingenua. Pensavo fosse semplice parlare di passioni e di quanto gli Over ne siano più coinvolti, non sia altro perché a qualcuna si dedicano da maggior tempo rispetto alle generazioni più giovani. Ho immediatamente capito che il discorso è molto più complesso e richiede fondamentali distinzioni. Per esempio, quand’è che un interesse diventa un hobby e poi sfocia nella vera passione? Sgombrato il campo da quelle che sono passioni amorose (che richiederanno un ampio spazio a parte), sono andata a rileggere la mia autopresentazione all’inizio della rivista e mi sono soffermata sul seguente stralcio: “Amo i cani, il mare, il cinema, i libri, le serie Tv, i Beatles e tutto ciò che fa palpitare. E ridere”.
Esatto. Tutto esatto … eppure mi sono accorta che manca un’altra grande passione (forse la più forte): quella per i viaggi. Fa male parlarne ora, mentre- per colpa del maledetto Covid 19- se non impossibile risulta arduo e comunque pericoloso prenotare un aereo. Ma anche salire su un treno o su una metropolitana, e perdersi nei pensieri e nelle parole di un libro e nella musica della nostra play list preferita, dovendo far attenzione alla mascherina che non scivoli dal naso o ai famosi distanziamenti fisici (trovo improprio definirli “sociali”).
Però di viaggi, della mia concezione di che cosa sia davvero un viaggio, su queste pagine, all’interno della rubrica “In movimento”, ho per esempio scritto lo scorso anno, mentre viaggiavo per New York. Qui invece vorrei soffermarmi delle conseguenze che comporta avere una o più passioni.

Conseguenze per la nostra testa, il nostro corpo, il nostro modo di sentire e sentirci. Il nostro vivere.
Non so se per tutti sia così, ma io mi percepisco davvero viva, in sintonia con ciò che mi circonda, quando prendo in braccio la mia cagnolina e faccio un giro di valzer stringendola, quando nuoto a rana in un mare calmo e fresco verso il largo e verso un orizzonte solo leggermente più scuro dell’acqua che mi avvolge, quando un film o un libro mi rapiscono e vorrei aver diretto io quelle scene o, più spesso, aver saputo scrivere le pagine appena lette.
E poi c’è la passione per ridere. Qualche anno fa stavo riguardando le repliche del “Il caso Sanremo”, il programma televisivo del 1990 di quel geniaccio di Renzo Arbore. La trasmissione si svolgeva in una finta aula di tribunale, dove – giudice Arbore, avvocato difensore Lino Banfi e pubblica accusa Michele Mirabella – venivano messe ironicamente sotto processo alcune canzoni del Festival italiano. Ebbene, al termine di una di quelle puntate (rinunciavo alla spiaggia per correre a piazzarmi davanti alla Tv) mi domandai che cosa avrei scelto per passare le due ultime ore della mia vita. Avete presente l’ultimo pasto dei condannati a morte? Non ebbi esitazioni: rivedere una di quelle cinque puntate, perché ridere dell’ironia traboccante di quel programma mi avrebbe fatto da perfetto antidoto alla morte. La vita, con la sua follia e i suoi controsensi e la sua stravagante stupidità, poteva regalarmi un significato grazie all’ intelligenza di alcune persone che mi facevano così meravigliosamente ridere.
In questo numero troverete articoli sull’amore per le moto di Marco Vittorio Ranzoni, per il pianoforte di Giovanni Paolo Magistri … e potrete gustare il saggio (perché tale è) di Andrea Tomasini sulla sua passione compulsiva per i libri: “ Ho contratto quella che a tutti gli effetti siconfigura come una patologia del libro”. E ancora Antonio Giuseppe Malafarina, appassionato di poesia, ci racconta del Festival delle Abilità appena concluso, dove Lella Costa ha letto alcune sue composizioni poetiche.
E scopriremo che alcune passioni, fortunatamente, possono rapirci a qualsiasi età. Ecco perché, per curiosità, ho consultato Internet che (ti pareva non avesse risposte anche per questo quesito?) elenca ben 82 passioni/hobby. Volete qualche esempio? Eccone alla rinfusa:
Collezionismo ( francobolli, tappi di bottiglie, monete)
Modellismo
Lettura
Scrittura
Fotografia
Riparare cose
Lavorare il legno/metallo/argilla
Giardinaggio
Cucina
GeoCatching (una caccia al tesoro tutta particolare e misteriosa)
Magia
Lingue straniere
Fare alcolici in casa
Disegnare; dipingere
Cantare
Astronomia
Giochi da Tavolo; giochi online
Bricolage
Moto
Barche
Indovinelli
Barzellette
Orologi
Gioielli
Arte
Moda
Ballo
Scacchi
Tennis
Ping Pong
Nuoto
Bowling
Arti Marziali
Trekking
Biliardo
Biliardino
Volare in deltaplano
Carte
Gokart
Scherma
Adventure Races
ParacadutismoSci
Snowboard
Sci nautico
Bicicletta Arrampicata
Palestra
Crossfit
Parkour
Golf
Baseball
Freccette
Rugby
Cricket
Gare in moto su pista; gare in auto su pista
Animali
Viaggiare
Scritto così, sembra un catalogo da cui poter scegliere che cosa ci potrà travolgere. Ma vabbè … Internet è anche questo. Mi sembrava giusto renderne partecipi i lettori.
Volutamente per ultimo ho tenuto quella che da sempre è stata la mia passione insopprimibile: lavorare. Lavorare come giornalista medico- scientifica, intendo. Si deve alla grande Rita Levi Montalcini la constatazione:” Amare il proprio lavoro è la cosa che si avvicina più concretamente alla felicità sulla terra”. E di Confucio è una frase che ho sempre condiviso: “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno in tutta la tua vita”. Ma – parlo del momento attuale per me e colleghi-: “Non avrai neppure uno stipendio sufficiente per sopravvivere”. Risata e sipario.
Minnie Luongo