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A cura della Redazione
Tra una call di lavoro e una torta messa in forno, ci sta- anzi, ci deve stare- anche ricordarsi di andare ad accompagnare i nipoti a tennis o nuoto, condurli al parco a giocare, aiutarli nei compiti, accudirli mentre i genitori sono impegnati. Già, oggi i nonni non sono più quelli di una volta e, a loro volta, sono più attivi che mai, spesso più dei propri figli: appuntamenti lavorativi, viaggi, palestra, volontariato, vita sociale si sommano e si incastrano con il tempo, tanto, che ogni giorno è da dedicare ai nipoti. Un esempio per tutti: basta passare davanti a una scuola all’ora di uscita, per vedere nonne e nonni che recuperano i nipoti dopo le lezioni, come fa quotidianamente, secondo un’indagine recente, più di un quarto dei nonni italiani.
Dati aggiornati riferiscono che i nonni del nostro Paese sono ben dodici milioni, e che la loro età media è di 54,8 anni. Probabile, dunque, che per loro il tempo da dedicare ai nipotini non sia il diversivo di una giornata trascorsa nella serenità di un meritato pensionamento, ma debba essere ritagliato giostrandosi tra i propri impegni di lavoro, e in qualche caso faccia concorrenza alle attività preferite per il proprio tempo libero.
E se diventare nonni è comunque una gioia, è possibile che a rendere un po’ più pesante accettare che gli anni passano abbia inciso anche il lungo periodo legato alla pandemia, durante il quale da una parte il loro aiuto era più che prezioso, dall’altra (per una serie di precauzioni imposte dalle autorità sanitarie) “avevano l’obbligo” di tenersi lontani dai bambini e dagli adolescenti della famiglia.
Comunque sia, i nonni di pochi decenni fa sembravano, e si sentivano, anziani già a 50 anni, spesso più di quanto in realtà non fossero. E per questo non facevano sport, trascuravano il loro aspetto fisico, si portavano dietro i loro acciacchi pensando di non poter porvi rimedio.
Ma oggi, con la vita dinamica- talvolta quasi frenetica- tutto è cambiato e gli over 50 hanno iniziato a guardare a sé con una nuova consapevolezza, attribuendo la giusta importanza al riconoscere l’avanzare dell’età come un continuo punto di partenza, come il principio di una ritrovata libertà che si rinnova e cresce col passare degli anni. Forti della bellezza di questa rinascita, sono anche più consapevoli che a partire dai 50 anni circa, il corpo comincia a subire delle variazioni che gradualmente contribuiscono a compromettere il funzionamento ottimale del sistema immunitario.
Non a caso, secondo una recente ricerca Cawi via Ipsos digital del maggio 2019, il 48% degli italiani over 50 ha deciso di dedicarsi maggiormente al benessere del sistema immunitario tramite l’assunzione di integratori alimentari. Un valido supporto arriva dal recente prodotto Supradyn Difese 50+, un integratore alimentare formulato per supportare il sistema immunitario dai 50 anni in su, con l’alto dosaggio di Vitamina B12, Zinco, Niacina e Probiotico. Uno scudo protettivo che darà la possibilità di scoprire che qualunque età è meravigliosa, quando ci si difende bene!