Consigliare quali sono tre chiesette del Lago di Como da visitare a tutti i costi può fare la felicità di chi ama scoprire sempre nuove località del Bel Paese
Gli Erranti
Il 16 febbraio 2023 sono stati annunciati i vincitori dei “luoghi del cuore” promossi dal FAI: al primo posto è risultata la chiesetta di San Pietro dei Samari, nel parco di Gallipoli (Lecce).
Ed è in questa occasione che ci sono venuti in mente i “nostri” luoghi del cuore: tre chiesette che si trovano sul lago di Como, che oggi vi vogliamo raccontare.

Cominciamo con la chiesa di San Bernardo sopra Musso, sulla sponda sinistra del lago di Como: arrivati in paese ricordate di acquistare di fianco al Comune il ticket (3 euro) che vi permetterà di percorrere la strada agro- silvo- pastorale che porta al parcheggio nei pressi della chiesa, andando verso la frazione di Croda: la strada è per un tratto asfaltata, poi cementata e pochi tratti sterrata, ma comunque percorribile con un’auto non troppo bassa, altrimenti c’è sempre la possibilità di salire a piedi.
Arrivati al parcheggio poco sopra l’agriturismo Labbio, inizia il sentiero che vi porterà dopo venti minuti alla chiesa, posta a 1105 m di altitudine, di fronte al Sasso di Musso: da lì si gode un panorama spettacolare su tutto il lago e sul monte Legnone, la cima più alta della provincia di Lecco. Nelle vicinanze si trovano i ruderi del castello di Musso, che fu nel sedicesimo secolo la roccaforte da cui il sanguinario condottiero Gian Giacomo de Medici spadroneggiava sulle valli circostanti.

All’interno della chiesa – la cui struttura originaria risale al diciottesimo secolo anche se l’ultimo restauro è del 1970 – si trova la statua di San Bernardo donata dai contadini di Musso nel 1892. Da notare anche il particolare colore rosso del tetto del campanile. Purtroppo non abbiamo potuto visitare l’interno perché quando siamo arrivati la chiesa era chiusa, ma anche dalle finestre è possibile scorgere quello che resta degli affreschi.

Siamo stati fortunati invece con la nostra visita alla chiesa di Santa Croce a Naro: siamo arrivati il due febbraio, nel giorno della Candelora, e abbiamo incontrato un gruppo di fedeli che festeggiavano la ricorrenza, definita anche “Festa della Luce”: secondo la tradizione, se in quel giorno il tempo è bello avremo una primavera mite.
Il paese di Naro si trova sopra Gravedona ed Uniti, sempre sulla sponda sinistra del lago: ci si arriva con una comoda strada asfaltata, si parcheggia prima del paesino e seguendo un sentiero nel bosco di castagni, in pochi minuti a piedi si raggiunge l:a chiesa, con relativa vista mozzafiato sul lago. La prima documentazione scritta relativa all’edificio è datata intorno al 1500, ma le origini risalgono a qualche secolo prima: all’interno si trovano degli affreschi di Sigismondo de Magistris in buono stato di conservazione.

L’ultima tappa della nostra gita infine è la chiesa di San Martino a Selva, che si trova sopra Gera Lario sulla strada per Montemezzo. Edificata nel 1450 in una posizione dominante il lago e la riserva naturale del Pian di Spagna, San Martino è riconosciuta come una delle chiese più riccamente affrescate della zona: all’interno troviamo gli affreschi raffiguranti il Giudizio Universale e la Crocefissione attribuiti al figlio di Bernardino Luini, Aurelio. Senza dimenticare un interessante ciclo pittorico realizzato dal “Fiamminghino”, Giovan Mauro della Rovere, con gli affreschi della “Lotta della Fede contro l’eresia” e la “Festa del Rosario” raffigurante la Madonna col Bambino che porge il rosario a S. Domenico: opere queste destinate a trasmettere un chiaro messaggio educativo secondo i principi della Controriforma. Una curiosità sono gli arredi sacri e le cappelle dedicate a S Carlo Borromeo e alla Beata Vergine Maria, datate dal quindicesimo al diciannovesimo secolo e dono di abitanti emigrati ad Ancona e in Sicilia, che non si staccarono mai completamente dal luogo natio.

Si conclude così il nostro itinerario. Vi consigliamo di approfittare di una giornata primaverile per godere di queste tre realtà del territorio, in punti panoramici di quello che a nostro parere può essere considerato il lago più bello d’Italia.