La piuma come leggerezza. E come il vento che può far volar via il successo
Di Minnie Luongo

Abbiamo tutti presente la piuma bianca con cui inizia , e con cui anche finisce, “Forrest Gump”, pluripremiato film del 1994 con uno strepitoso Tom Hanks quale protagonista. Ma che cosa rappresenta quella piuma? Si è scomodato Milan Kundera con L’insostenibile leggerezza dell’essere (romanzo scritto 12 anni prima); si è pensato potesse rappresentare l’intelletto particolare di Gump; è stata tirata in ballo la casualità dell’esperienza …

Hanks stesso ha voluto attribuire un significato a quell’oggetto così leggero e potente allo stesso tempo: Il nostro destino è definito solo dal modo in cui trattiamo gli elementi casuali della nostra vita…questa cosa può atterrare ovunque, anche ai tuoi piedi, facendoti fermare magari e riflettere“. Insomma, il destino come viene, viene. Ma siamo solo noi, con le nostre azioni, parole e pensieri che possiamo cambiarne il corso, come succede ad una piuma quando improvvisamente soffia di nuovo il vento.
Il successo, io credo, possa essere paragonato ad una piuma: leggero ed effimero, ma anche saldo e permanente. I motivi che lo determinano dipendono da una pluralità di fattori: personalità, talento, impegno, costanza… Ma anche da fatti esterni o persone che ci passano accanto in un preciso momento.
E la foglia nera fotografata da Bellesia accanto alla piuma bianca(senz’altro più pesante, anche metaforicamente) potrebbe rappresentare la fine di un successo, o l’idea di un successo neppure mai conquistato. Perché il destino, assieme al vento, l’hanno fatto volare via …