Perché non approfittare di questo agosto per ritrovare e catalogare i volumi del tempo trascorso?
Di Andrea Tomasini – giornalista scientifico

Una frase semplice del libro affatto banale di Chimamanda Ngozi Adichie “Dovremmo essere tutti femministi” mi suggerisce una riflessione che mi stava sotto pelle e che però non avevo fatto affiorare: “Faccio spesso l’errore di credere che, se una cosa è ovvia per me, lo è per chiunque altro”.
Questi otto mesi vissuti di ritorno a Roma, le tante vicende che hanno contenuto senza riuscire ad arginarle, credo abbiano avviato una serie di ripensamenti necessari. Le poche questioni attorno a cui la mia quotidianità ha ruotato -dettandone le priorità e fungendo da forbice per tutto il resto- le giornate vissute appartato, la stagione della mia vita: tutto questo mi sta presentando le mie cose come una biblioteca da riordinare.
Non mi lamento, anzi la vivo come una preziosa opportunità. Fare la lista degli errori e delle occasioni è un modo interessante di viaggiare tra gli scaffali con il sorriso e la curiosità, immaginando differenti catalogazioni e collocazioni per provare a ritrovare i volumi del tempo trascorso. Questo agosto caldo e disabitato è una possibilità da non lasciar trascorrere invano.