Il progetto T.O.P.P.(Team Ostetriche Pavimento Pelvico) illustrato dall’ostetrica professionale che ne è cofondatrice
Dottoressa in Ostetricia Antonella Cavalieri – cofondatrice T.O.P.P.-A.I.U.G

La menopausa rappresenta un passaggio importante nella vita della donna con cambiamenti che sono definitivi e che comportano purtroppo un instaurarsi di problematiche croniche. La menopausa, per essere definita tale, ha come caratteristica l’assenza delle mestruazioni per 12 mesi consecutivi.
La donna entra in menopausa nella fascia di età che va in media dai 48 ai 54 anni circa, ma va considerato che queste donne oggi sono giovani, attive, lavorano e non vogliono e non possono pensare di mettere “in pausa” la loro vita. Sono donne che si trovano di fronte a un cambiamento biologico, ma che effettivamente non sono pronte a entrare “in letargo” e pensare di rallentare i loro ritmi di vita. Il dramma è che poche donne sono preparate veramente a questo passaggio e spesso noi professionisti sanitari ci troviamo di fronte a donne che dichiarano di non avere ricevuto informazioni sufficienti per affrontare questo passaggio.
Al di là dei sintomi più evidenti, come le vampate di calore, gli sbalzi umorali e l’aumento di peso, la menopausa provoca cambiamenti importanti anche ad un livello più nascosto, ma non certo meno importante.
Stiamo parlando del pavimento pelvico, l’insieme di muscoli che funge da supporto e sostegno per i visceri interni quali la vescica, l’utero e l’ano-retto e che coinvolge e avvolge gli organi genitali femminili come la vagina e la vulva e perciò ha un ruolo fondamentale per il mantenimento del benessere psicofisico della donna, interessando ovviamente anche la vita sessuale individuale e di coppia.
Ma come cambia il pavimento pelvico in menopausa e come fare per limitare i disagi?
- Il drastico rallentamento della produzione di estrogeni da parte delle ovaie, assieme all’avanzare dell’età, provoca dei mutamenti tangibili alla tonicità e all’elasticità della muscolatura del pavimento pelvico.
- I muscoli sono più deboli e tendono ad assottigliarsi e la loro forza contrattile tende a diminuire nel tempo: progressivamente il pavimento pelvico riduce così la sua capacità di sostenere gli organi (ecco la ragione della comparsa di prolassi, come ad esempio il prolasso dell’utero, della vescica e/o del retto) e di rispondere agli stimoli fisiologici in modo efficace (con la comparsa di incontinenza urinaria e in certi casi anche fecale).
L’ incontinenza urinaria e i prolassi sono le disfunzioni più diffuse in menopausa ed è importante sapere che oggi si possono trattare anche con soluzioni conservative come la riabilitazione del pavimento pelvico.

Non tutti sanno che l’ostetrica è la professionista sanitaria che si occupa dell’intero ciclo vitale della donna e non è presente solo ed esclusivamente in sala parto: per tale ragione è la figura principe di riferimento nell’ambito del trattamento dei disturbi del pavimento pelvico femminile, colei che si prende cura della donna a 360 gradi fornendole il corretto supporto in termini di educazione, prevenzione e trattamento delle disfunzioni perineali.
A tal proposito A.I.U.G. (Associazione Italiana di Urologia Ginecologica e del Pavimento Pelvico) che studia da anni le affezioni che riguardano la sfera uro-genitale e la statica pelvica, nel mese di marzo del 2017, in collaborazione con la Federazione Nazionale Collegi Ostetriche (F.N.C.O.), ora F.N.O.P.O. (Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica), ha realizzato l’idea di istituire un gruppo scientifico nazionale costituito da un comitato scientifico di ostetriche esperte in materia di pavimento pelvico definendolo “Progetto T.O.P.P.” (Team Ostetriche Pavimento Pelvico).

Che cos’è il Progetto T.O.P.P – A.I.U.G. e quali sono i suoi obiettivi?
L’idea di fondare un gruppo scientifico composto da ostetriche esperte in materia di pavimento pelvico nasce durante il XXIV Congresso Nazionale AIUG dalla volontà di alcuni membri di A.I.U.G.: il prof. Gaspare Carta, il Prof. Mauro Cervigni, il prof. Felice Patacchiola, e la dott.ssa Antonella Cavalieri. Il team scientifico prevede un comitato di esperte nazionali composto da circa venti ostetriche afferenti da tutta Italia e ad oggi è diretto dalla dott.ssa Antonella Cavalieri, ostetrica (Padova) e dal Dott. Gian Luca Bracco, medico ginecologo (Lucca).
Gli obiettivi del T.O.P.P. sono molteplici tra cui l’elaborazione di studi clinici per la produzione di pubblicazioni scientifiche, la condivisione di esperienze professionali, la collaborazione con professionisti del medesimo settore, il supporto ai colleghi con minore esperienza, la collaborazione con le Università (supporto agli studenti e ai neo-laureati in ostetricia) e con gli Enti e le Associazioni, la formazione degli operatori sanitari.
Questo progetto ambisce ad aumentare il livello di consapevolezza sociale nei confronti della professionista sanitaria ostetrica quale figura di riferimento fondamentale nell’ambito della pelviperineologia femminile, riconoscendo la specificità della competenza professionale che interessa inevitabilmente anche la medicina di genere.
Solo la diffusione della cultura pelviperineale può rappresentare la chiave vincente per realizzare una task force di professionisti dedicati al pavimento pelvico, preparati attraverso percorsi di formazione e aggiornamento mirati e certificati grazie soprattutto al supporto di docenti esperti di alto spessore professionale che il T.O.P.P. mette a disposizione.
Le Ostetriche professioniste sanitarie che si specializzeranno nell’ambito del pavimento pelvico potranno così a loro volta diffondere la cultura alle donne raggiungendo finalmente quell’obiettivo sempre tanto ambito: la Prevenzione! Perché da sempre – non lo si ripeterà mai abbastanza- “prevenire è meglio che curare”.
