Il cambiamento del look inizia dalla salute del capello

Un nuovo taglio è in grado di migliorare e trasformare la nostra fisionomia, ma non serve se prima non si pensa a curare la chioma

Professor Antonino Di Pietro – dermatologo plastico

 http://www.dermoclinico.com

Si dice spesso che i capelli sono la cornice di un volto, ma a pensarci bene anche un nuovo taglio e un’acconciatura diversa possono non solo cambiare, se non trasformare, la nostra fisionomia. Prima però è necessario preoccuparsi della salute del capello, come spiega il nostro professor Antonino Di Pietro.

Cominciamo col chiederci quando è lecito preoccuparsi di una caduta che ci pare eccessiva.

“Il capello ha un suo ciclo di vita che dura da due a sei anni, per poi cadere e lasciare il posto a un nuovo che rinasce. Ogni giorno si perdono dai 40 ai 120 capelli circa, per cui un ricambio della capigliatura è un processo fisiologico normale. Ma in caso di un aumento anomalo della perdita per un periodo prolungato, di diradamento in alcuni punti e di una modifica della qualità del capello, sarebbe utile rivolgersi a un dermatologo per una visita specialistica”.

I fattori di crescita delle piastrine

“Il Prp, acronimo che indica il plasma ricco di piastrine, identifica anche una tecnica all’avanguardia per stimolare il metabolismo follicolare e la rigenerazione cellulare, attraverso l’infiltrazione di un gel piastrinico ottenuto dal proprio sangue. Le piastrine del proprio sangue, infatti, sono ricche di fattori di crescita che hanno un’azione stimolante e rigenerante anche sui bulbi piliferi. Per questo motivo la tecnica Prp risulta utile quando i capelli cominciano a diradarsi e assottigliarsi. Buoni risultati si osservano anche nelle alopecie, cioè un tipo di perdita di capelli a chiazze.

La seduta inizia con un prelievo di 5-10 ml di sangue, che poi verrà centrifugato all’interno di provette per ottenere in pochi minuti un siero gelatinoso (il plasma) ricco di piastrine. Questo siero viene, quindi, infuso con microiniezioni a pochi millimetri di profondità per rigenerare e stimolare i bulbi piliferi. Il trattamento richiede circa 30-40 minuti e i primi risultati sono visibili dopo uno-due mesi. Nel giro di sei mesi, nella maggior parte dei casi, si assiste a un miglioramento della ricrescita e a un rinfoltimento della chioma. Il trattamento prevede, in media, da una a due sedute mensili e può essere utile una seduta di richiamo una volta all’anno. Il trattamento è mini-invasivo e non presenta rischi o effetti collaterali, in quanto vengono utilizzati componenti del proprio sangue. È però importante sapere che il Prp può essere eseguito solo in strutture mediche autorizzate da un centro trasfusionale ospedaliero. Maneggiare il sangue in locali non idonei e senza autorizzazione obbligatoria non solo è fuori legge, ma può rappresenti tare un rischio di gravi infezioni e setticemie pericolose”.

Ma chi l’ha detto che i capelli lunghi non si possono sfoggiare dopo una certa età?

Il nuovo trattamento

“Esiste un’altra terapia recente messa a punto dai dermatologi dell’Istituto Dermoclinico. Si chiama Biorevis e consiste in microiniezioni indolori sul cuoio capelluto a 2 millimetri di profondità di aminoacidi e peptidi che hanno un’azione rigenerante e stimolante sui bulbi piliferi. Queste sostanze sono all’interno di un filler di acido ialuronico, che libera gradualmente i principi attivi amplificandone l’azione e l’efficacia.

Questa nuova terapia, priva di controindicazioni, può essere associata al trattamento Prp, potenziando i risultati e l’efficacia. Le microiniezioni vengono eseguite ogni 15 giorni per quattro o cinque sedute. Il mantenimento prevede una seduta ogni tre mesi circa”.

Con una chioma sana e ben trattata si può (e si deve) osare!

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