Letture giovanili

Spesso si diventa grandi lettori grazie alla famiglia in cui si nasce e ai libri di tutti i generi che si trovano a disposizione. All’autrice dell’articolo è successo così…

Di Paola Emilia Cicerone – giornalista scientifica

È uno dei miei primi ricordi, il momento in cui mi sono resa conto che avevo imparato a leggere. Ero all’asilo – all’epoca agli asili Montessori si insegnava a leggere e scrivere – non ricordo l’anno, ma il momento preciso in cui mi sono resa conto che i segni sotto all’album colorato di Topolino che stavo sfogliando diventavano parole, e che, in effetti, ero in grado di leggerle. Da quel momento non ho più smesso. Ma è soprattutto da bambina e da ragazza che sono stata una forte lettrice. Anche se quando ero piccola io, ormai più di mezzo secolo fa, la letteratura per bambini non offriva la varietà di titoli disponibili oggi.

Uno dei libri più amati da bambine e ragazze di ogni tempo

Io comunque leggevo di tutto, influenzata probabilmente dal fatto di essere cresciuta in una famiglia di forti lettori in cui i libri erano dovunque, dalla letteratura russa preferita da mia madre (una passione che non sono mai riuscita a condividere) ai saggi di storia amati da mio padre (idem). Ma in casa c’era di tutto, e naturalmente nessuno aveva problemi a comprarmi o regalarmi libri. In più, c’erano mia zia e mia nonna, forti lettrici di quella che oggi si chiamerebbe “letteratura di consumo”: nonna Lia non si è mai fatta mancare un giallo Mondadori, mentre zia Dani prediligeva i romanzi di Colette, ma a lei devo anche la passione per Linus, i primi storici numeri degli anni ‘60 che leggevo con qualche inquietudine. Forse le avventure di Valentina non erano esattamente pensate per giovanissimi, ma mia zia aveva idee molto personali su quello che poteva essere adatto a me. A lei devo, tra l’altro, una lettura decisamente precoce di Dracula il vampiro, che stranamente non mi spaventò affatto, e di Venere in pelliccia, di cui apprezzai l’ambiente mitteleuropeo che ho sempre amato più delle perversioni sessuali che hanno poi preso il nome dell’autore Leopold von Sacher Masoch.

Ma il mio grande amore erano e restano i libri de La scala d’oro UTET, la collezione per ragazzi che aveva un posto importante nella biblioteca di classe e che raccoglieva saghe, miti e grande letteratura in versione per ragazzi: è stato così che Sigfrido, Parsifal e i cavalieri della tavola rotonda sono diventati i miei eroi. Sono sempre stata una lettrice veloce, in grado di esaurire l’intera collezione ben prima della chiusura dell’anno scolastico, il che mi consentiva di rileggere i volumi preferiti e soprattutto di sognare sulle meravigliose immagini di tono vagamente liberty: particolarmente amate quelle del disegnatore di origine ucraina naturalizzato italiano Vsevolode Nicouline.

Scala d’oro, Parsifal (illustrazione Vsevolode Nicouline)

A queste letture scolastiche si aggiungevano i classici dell’infanzia che trovavo in casa o che mi venivano regalati: alcuni amatissimi, come Piccole Donne di cui conosco interi passi a memoria, altri che mi hanno sempre generato una vaga inquietudine come Mary Poppins o Alice nel paese delle meraviglie. Soprattutto, ancora una volta grazie a mia zia, c’erano i libri dedicati ai miti greci e romani, all’Iliade e all’Odissea, cui probabilmente devo la passione per la mitologia.

 E oggi, che cosa leggono i giovanissimi? Si dice che non leggano proprio, ma non è vero, anzi i dati mostrano che in un Paese di lettori deboli la speranza sta proprio nei giovanissimi – il 58% dei ragazzi legge libri diversi da quelli scolastici, contro un 41% di adulti – anzi soprattutto nelle giovanissime. D’altronde oggi per bambini e ragazzi ci sono librerie specializzate, festival di lettura e collane ricche di titoli sempre nuovi che affrontano anche temi scottanti, dal razzismo alla crisi ambientale. Senza dimenticare la categoria degli Young adult: oggi si scrivono libri pensati per quelli che non sono più bambini ma non sono ancora adulti, anche se poi molti grandi li leggono con piacere. Ancora una volta, spesso si tratta di romanzi che affrontano temi delicati come il bullismo, anche se il genere più gettonato sembra essere il fantasy, a partire dal grande successo di Harry Potter.

Quando ero una ragazzina la categoria young adult non esisteva proprio, i romanzi per giovani adulti erano generalmente libri del secolo scorso, in qualche caso feuilleton, storie avventurose che trovavamo ancora apprezzabili come i romanzi di Jack London, Jules Verne Théophile Gautier o Alexandre  Dumas che ci trasportavano in mondi lontani. Classici cui affiancavo libri di medicina che ho sempre trovato affascinanti, inserendo presto Christian Barnard al mio personale pantheon di eroi.

E, soprattutto, avevo a disposizione la ricca libreria dei miei genitori nella quale navigavo abbastanza liberamente includendo tra le mie letture anche qualche romanzo non proprio adatto alla mia età: avendo scoperto che quello che non avrei dovuto leggere era stato semplicemente collocato sui ripiani più alti, ho sfidato la mia paura delle altezze per arrampicarmi sulla scaletta e pescare L’amante di lady Chatterley o altri classici che in realtà mi scandalizzavano pochissimo.

Ho imparato allora la gioia di esplorare una libreria per vedere se salta fuori qualcosa che potrebbe essere interessante: una gioia che oggi, tempo permettendo, ritrovo soprattutto nei negozi di libri usati e nelle bancarelle dei mercati.

La lettura è una delle grandi passioni della vita

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