L’importante è leggere. E non è detto che l’uno debba necessariamente escludere l’altro
Di Rosa Mininno – psicologa e psicoterapeuta, responsabile del sito http://www.biblioterapia.it/intro_biblioterapia.html

In casa e in studio ho migliaia di libri dovunque, anche in doppia e tripla fila, negli scaffali delle librerie, sui mobili, in verticale o in pile orizzontali. Molti studiati, sottolineati a matita, con postille che mi ricordano la mia grafia a diverse età, altri letti con attenzione, comunque vissuti. Lavoro anche con i libri integrando la biblioterapia, la lettura scelta e guidata, nei percorsi terapeutici, educativi e formativi delle persone che si rivolgono a me.
Libro cartaceo VS e-book? Non credo che debba esserci per forza un antagonismo tra loro. La mia preferenza è per il libro cartaceo e non per una scelta “romantica “, ma scientifica. Ciò che è veramente importante è leggere buoni libri, interessanti narrazioni, che siano capaci di stimolare e attivare le aree cerebrali deputate alla comprensione del testo, al pensiero critico, alla elaborazione delle emozioni, alla creatività. Sono buoni libri, buone letture quelli che aiutano a sviluppare la ToM, la Teoria della Mente che si riferisce ad una fondamentale abilità di comprensione degli stati mentali propri e altrui. In uno studio del Prof. Emanuele Castano leggere buoni libri, la narrativa letteraria, in particolare, aiuta a sviluppare la ToM e l’empatia, la capacità di comprendere il pensiero e le emozioni dell’altro, immedesimandosi in lui. I classici sono fondamentali per la loro complessità narrativa, per lo svolgimento della narrazione su più livelli e per la profondità psicologica dei personaggi. La scoperta dei neuroni specchio ad opera del gruppo di ricerca del prof. Giacomo Rizzolati ha contribuito notevolmente ad approfondire lo studio della mente e del comportamento umano. Il concetto di empatia fu sviluppato dal noto studioso Daniel Goleman e divulgato attraverso un suo famoso bestseller degli anni ’90, L’intelligenza emotiva e in seguito con un altro suo interessante libro Lavorare con l’intelligenza emotiva.
L’empatia è un processo fondamentale nelle relazioni sociali. Proprio la sua assenza o la sua compromissione scatena conflittualità e intolleranza nei confronti degli altri. Ma “gli altri “siamo noi e questo dovrebbe indurci a riflettere e a dialogare con noi stessi; è ormai ampiamente dimostrato da diversi studi internazionali che la lettura e la scrittura sono fondamentali per sviluppare abilità e competenze cognitive, affettive e relazionali. Leggere una storia attiva le stesse aree cerebrali che si attivano quando noi effettivamente viviamo una situazione, un ambiente, un’emozione.
Leggere consapevolmente significa coltivare un dialogo interiore, in solitudine o in compagnia, come avviene nei gruppi di lettura. Leggere è un’attività altamente creativa, non passiva come erroneamente alcuni pensano. In quanto alla solitudine esiste quella che io definisco solitudine positiva, non isolamento, ma solitudine dialogante , una solitudine nella quale si può entrare senza paura e dalla quale si può uscire senza fuggire. Leggere è il respiro della mente. Questo è importante. Il libro cartaceo e l’ebook differiscono per molti aspetti, rimando in tal senso a diversi articoli che possono essere consultati sul web, che si riferiscono ad una visione romantica del libro e ad una visione tecnica e commerciale dell’ebook.

Sempre più l’e-reader cerca di somigliare al libro, e negli anni c’è stata un’evoluzione: il lettore può avere l’illusione di sfogliare le pagine, si può sottolineare e scrivere. Un e-reader può contenere migliaia di ebook, ma non si vedono nel loro insieme. Noi conosciamo il mondo attraverso i nostri sensi che vengono sollecitati da stimoli percettivi, sensoriali, visivi, olfattivi. Siamo immersi in un ambiente, sia esso fisico, sociale, affettivo. Viviamo attraverso il nostro corpo, la casa con la quale abitiamo il mondo. Ciascuno di noi è una unità bio-psichica, inscindibile, obbediamo a ritmi circadiani. Il nostro cervello ha una sua economia psichica e le cosiddette nuove dipendenze, quelle non da sostanza, come le dipendenze da internet, da videogiochi, da cellulare, da gioco d’azzardo, ormai acclarate nei servizi psichiatrici, hanno evidenziato la fragilità del nostro cervello e di conseguenza della nostra mente, soggetta a sovraccarico cognitivo e ad altri disturbi psichici ( tra i più noti e diffusi: ansia e depressione).
Il nostro cervello ha bisogno di tempo per decodificare stimoli, immagini, concetti, per comprenderli e per criticarli, assimilarli e memorizzarli. Ha bisogno di tempo. Il libro, il libro di carta, ci restituisce una dimensione temporale, quella della lentezza, che stiamo perdendo, indotti come siamo a fare più cose contemporaneamente e a velocizzare i tempi, come fosse un imperativo fare tutto e velocemente. Spesso a discapito della qualità. Il libro di carta, per la sua struttura, ci consente di viverlo con il nostro corpo e con la nostra mente, con i nostri tempi, scegliendo luoghi e tempi. Appunto con cui viverlo, fermandoci, chiudendolo, riaprendolo, riscoprendolo, personalizzandolo con la nostra grafia, con i nostri simboli e… non si scarica mai. Possiamo scrivere riflessioni ai margini delle pagine, note con la nostra grafia e rileggerle in un tempo futuro con nuove ideazioni.
I sistemi operativi degli strumenti tecnologici cambiano a distanza di poco tempo, invecchiano velocemente, obbedendo a leggi di mercato, hanno bisogno di continui aggiornamenti, ma frequentemente scopriamo, con nostro disappunto, che i nostri strumenti tecnologici non supportano gli aggiornamenti e il loro uso diventa molto limitato. Bisogna comprarne altri, nuovi e non sempre questo è possibile, considerando le proprie disponibilità economiche. Il rischio è di perdere scritti, documenti, foto e di non poter scaricare altri ebook.
Viviamo delle dicotomie: reale/ irreale, materiale/ immateriale. Abbiamo invece bisogno di utilizzare tutte le nostre facoltà fisiche e psichiche. Non scrivendo quasi più a mano ne stiamo perdendo i movimenti fini con conseguente perdita del coordinamento motorio della mano con le aree cerebrali deputate a questo scopo.
Leggendo ci soffermiamo su alcuni passi di un romanzo o di un saggio, di una poesia, di un testo teatrale che colpiscono la nostra attenzione, che ci inducono ad una riflessione, ma noi abbiamo bisogno di vedere, di toccare, di udire, di manipolare la materia.
Gli strumenti tecnologici sono utilissimi se usati con consapevolezza, e includono moltissime informazioni. L’ebook può essere letto ingrandendo i caratteri e per chi ha problemi di vista, per gli anziani- senza dubbio questo è un vantaggio rispetto al libro di carta- ma leggere su uno schermo è più faticoso per le caratteristiche dello schermo, anche se negli ultimi anni i produttori hanno fatto maggiore attenzione all’illuminazione degli schermi.
I libri di carta possono colpire la nostra attenzione con un titolo, una copertina, un dorso, uno o più colori. Li vediamo anche tutti insieme in una biblioteca, in una libreria, nella nostra casa. Negli e-reader che possono contenere migliaia di ebook, mantenendo la loro leggerezza, questo non è possibile.
In conclusione: è leggere che è importante, leggere libri e riviste di buona qualità contenutistica.
Ciascuno può farlo sul supporto che più predilige. Le biblioteche antiche e moderne sono avamposti della democrazia, luoghi dove chiunque può chiedere gratuitamente in prestito un libro senza dover acquistare nulla, luoghi dove chiunque può ampliare le sue conoscenze, fare ricerche e approfondire argomenti letterari, scientifici, tecnici, artistici. Io, pur avendo anche un e-reader che non legge più essendo il sistema operativo superato, preferisco da sempre i miei bellissimi libri, testimoni nel tempo di momenti di vita, mia e loro. Leggerli, rileggerli a distanza di anni, riscoprirli è sempre interessante e foriero di nuove idee.

Per approfondimenti una breve bibliografia:
La teoria della mente, Caravita,Milani, Traficante, 2018 www.unipa.it
Reading Literary, Fiction, Improves THEORY of Mind, Kidd D.C. , Castano E., 2013, Science
I neuroni della lettura, Stanislas Dehaene, 2009 Raffaello Cortina Ed.
So quel che fai, il cervello che agisce e i neuroni specchio, Rizzolati G., Sinigallia C., 2006 Raffaello Cortina Ed.
L’intelligenza emotiva, Daniel Goleman, 1995 Bur Rizzoli
Lavorare con l’intelligenza emotiva, Daniel Goleman, 2000 Bur Rizzoli
Cosa è la Biblioterapia, Rosa Mininno, 2006 www.biblioterapia.it
Nuove Dipendenze: prevenzione e trattamento, AA.VV. 2010, Edizioni Psiconline